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| manifesto |

| trecchina | 7 Gennaio 2019

Immagina tante parole motivanti
Immagina tante frasi carine
Immagina la fretta, la vita impegnata
La corsa contro il tempo
I numeri
Le feste
L’ufficio
O la passione che ti dà da mangiare
Gli amici
Le facce non nuove
Le doppie facce
I pensieri nella metro
Le delusioni
Lo stress
I prossimi viaggi
Le prossime grigliate
La nuova serie di Netflix
Il divano
I gatti
La pasta fatta in casa
I regali che non ti aspetti

Slow Wave Sleep non è niente di tutto questo
Slow Wave Sleep è tutto il resto
Tutto quello che non si spiega a parole
Che dilata le pupille,
Che cambia il ritmo del respiro,
Un leggero formicolio,
Che diventa un brivido,
Che poi diventa un sorriso,
Che ti mostra sogni
Per farti tornare in te.

| parigi | 15 Dicembre 2014

Slow Wave Sleep è nato per essere un flusso incontrollato di pensieri, un’estasi, un momento di distacco e riflessione.

É un momento in cui l’apparente disordine costruisce un sistema complesso di esperienze, memorie, intuizioni, comunemente definito come personalità.
É un momento liturgico in cui venerare la consapevolezza delle proprie capacità ed aprire la mente a nuove prospettive.
Essa è come un grande archivio in cui emozioni e coincidenze storiche sono collegate tra loro e possono essere richiamate all’occorrenza. Molti aspetti, anche contraddittori, assumono senso in relazione alle circostanze in cui sono stati prodotti e vengono richiamati in parte da circostanze simili.

Viviamo in un mondo in cui ogni istante può essere decisivo per acquisire, allargare o confermare nuove informazioni e nuovi approcci, per cui è necessario farsi trovare sempre lucidi e altrettanto veloci. Non è una questione di business, ma di rispetto verso chi ha contribuito a farti diventare quello che sei e che fa il tifo per te. Chi non riesce a tenere il passo viene ferito, pestato e, nella peggiore delle ipotesi, spinto fuori dal carro. Chi viene spinto fuori dal carro perde automaticamente il jackpot per la realizzazione personale e rimane affetto da rimpianto irreversibile. Tutti, senza distinzione, invece, veniamo infettati dal virus dell’ansia, collettiva ed individuale, che corrode lentamente società e individui.
Non ritengo che questo contagio sia frutto del progresso degli ultimi quarant’anni in quanto da sempre l’uomo ha dovuto lottare per vivere, e la lotta sottintende comunque uno stato di agitazione.

É tutta una questione di percezione.

L’agitazione porta alla resa immediata o graduale dopo indebolimento.
I momenti di debolezza sono il pane degli avidi.
La loro ascesa comporta la nascita dei regimi simbolici.
I regimi simbolici sono fondati su inconsistenza e forzature.
Inconsistenza e forzature sono alla base del malessere.
Ritengo che la continua ricerca di stimoli è l’unico modo per rimanere sul carro, in piedi e senza graffi.

L’ispirazione avviene a due livelli: riflessione e azione.
La fase onirica in questione, la terza, permette di analizzare a posteriori gli enormi quantitativi di stimoli ricevuti durante la giornata.
É un momento di riflessione.
Allo stesso modo, essa è una possibile soluzione per conservare sensibilità e restare lucidi al momento del risveglio.

L’obiettivo finale è il benessere.
Il benessere è raggiungibile con la realizzazione.
Per realizzarsi ci vuole consapevolezza.
La consapevolezza è acquisibile tramite la conoscenza.
La conoscenza presuppone stimoli.
Una vita piena di stimoli è la chiave al benessere.

Il progetto Slow Wave Sleep si dichiara aperto a qualsiasi forma di espressione e qualsiasi canale per poter aprire la strada ad un mondo consapevole e benestante.

| bologna | 9 Settembre 2014

Questa è una traccia indelebile di me.
Questa è la mia vita ed un gesto di affetto verso coloro che ne fanno parte: presenti, passati, futuri ed ipotetici.
Questo è un mio disegno schizofrenico del mondo.
Un disegno di coerenza.
Un disegno talmente geometrico che da lontano è bianco.
Un disegno che dimostra a chi lo osserva quanto sia bravo a disegnare.