Salve,
innanzitutto mi scuso per il ritardo, ma ciò è dovuto al periodo caotico e di transizione in cui mi trovo ora, che è davvero alienante!
Dopo tante buone parole e pochi fatti, Le invio finalmente l’elaborato di tesi del mio percorso di studi a cui Lei ha gentilmente contribuito nella ricerca bibliografica. Non smetterò mai di ringraziarLa…
Come può notare l’oggetto di ricerca è stato leggermente modificato…il mio iniziale piano di ricerca sul settore musicale italiano è stato totalmente stravolto nella ricerca decisamente futile e poco appagante che ora ha sotto mano. Ciò è dipeso da un disinteressamento da parte degli ex-relatori che dovevano seguirmi (ben più di uno), che mi ha fatto perdere un sacco di tempo…ma non me la prendo con le istituzioni! L’Università, poverina, ha già fatto un grande sforzo a sopportarmi e ad introdurmi nei pesanti ingranaggi della burocrazia italiana (scadenze, moduli, code, sportelli, leggi, leggi, un sacco di leggi), per cui se proprio la colpa deve essere di qualcuno manderei in nomination i singoli professori che non prendono il loro mestiere seriamente.
Sono comunque soddisfatto del lavoro, in quanto sull’argomento è scritto poco e male e c’è un disinteresse generale e un “magna magna”, per usare un francesismo, tra le istituzioni più potenti del mondo dello spettacolo che con una creatività degna del miglior Robert Fripp hanno creato un vero e proprio meccanismo corporativo-autoreferenziale-autocommiserativo-autorizzato per accaparrarsi buona parte dei pochi fondi destinati alle attività di spettacolo di cui difficilmente se ne verrà fuori…
Rimango comunque intenzionato a lavorare in ambito discografico – artistico e si spera di poter fare l’impossibile per riuscire a combinare qualcosa di interessante ed appagante.
Usufruire dell’aiuto di una persona del suo calibro è stata già una gran soddisfazione personale.
Cordialmente,
Bologna, lì 15/05/2013